Erano gli anni ’50 quando la Marina statunitense, archiviato finalmente lo sforzo bellico, decise di porsi una domanda molto semplice ma fondamentale. La domanda era: “Quali sono i comportamenti che contraddistinguono un leader di successo?» L’obiettivo era cercare di stabilire quali fossero i comportamenti universalmente associati a una leadership efficace, categorizzandoli.
A questa indagine, ancora troppo soggettiva e poco attenta al contesto, seguirono una serie di ricerche sempre più orientate al concetto di leadership… nel business.
In particolare, negli anni ’60 Roger REID, David MERRILL e Gordon BRUNSON (RMB & Associates) misero a punto un programma (basato su una valutazione psicologica statisticamente validata) per la selezione del personale nell’industria assicurativa.
Successivamente si fece strada l’idea di un paradigma flessibile e ancor più affidabile, il futuro Modello degli Stili Sociali (Social Styles), non più destinato alla selezione del personale ma alla crescita professionale.
Erano gli anni ’80, e da allora gli Stili Sociali sono un modello utilizzato in tutto il mondo da milioni di persone in ambito aziendale, governativo e accademico.
Secondo il World Economic Forum, il successo nella Quarta Rivoluzione Industriale non può prescindere dalla padronanza di soft skills quali l’intelligenza emotiva, la capacità di coordinarsi con gli altri, la gestione delle persone e la capacità di negoziazione. Una sfida per tutti, soprattutto in un contesto professionale sempre più globalizzato e cross-culturale. Ma se la capacità di interagire efficacemente con l’altro può essere innata in alcuni, è pur vero che in ciascuno può essere migliorata e potenziata.
Come? Agendo su due fronti:
- Sviluppando la propria Cultural Awareness, ovvero la comprensione delle differenze culturali e di come queste vanno a influire sulla comunicazione.
- Migliorando l’Efficacia Interpersonale, ossia la capacità di interagire con gli altri e di guadagnarne il sostegno, il rispetto e la fiducia.
È a questo secondo scopo che serve il Modello degli Stili Sociali.
Sviluppato da TRACOM (la società fondata da David Merrill), il Modello permette di scoprire come gli altri vedono e interpretano il nostro comportamento individuando il nostro Profilo di Stile Sociale (Analitico, Direttivo, Amabile o Espressivo), con i relativi punti di forza e debolezze.
Il passo successivo è imparare a riconoscere il profilo altrui, capendo quali sono i meccanismi che innescano situazioni di TENSIONE e come gestirli.
L’obiettivo è quello di sviluppare quella che Merrill & Co. definiscono VERSATILITÀ, ovvero la capacità di riconoscere le preferenze e le esigenze dell’altro, intuendo quali atteggiamenti possiamo adottare per non innescare atteggiamenti difensivi e rendere quindi più efficace e produttiva l’interazione.
Il Modello degli Stili Sociali è fra i più diffusi e apprezzati dalle aziende di tutto il mondo per la crescita personale e professionale dei propri dipendenti.
Brand come Carnival, Pepsi, McDonald’s, HBO, Facebook, Johnson&Johnson, Honda, Siemens, ecc… (la lista completa la si può trovare QUI) l’hanno scelto e ne testimoniano il successo. Oggi, grazie a Linklab (il cui personale è stato formato direttamente da Tracom e abilitato all’insegnamento degli Stili Sociali), il modello è disponibile anche in Italia.
Per ulteriori informazioni scrivi a [email protected] o chiama lo 040-630212.